Giacomo Chiudina

La Vila (Canti del popolo Slavo)

 

Un essere, che tiene un gran posto nello spirito de' jugoslavi ne' loro racconti e canti, è la Vila.

Avuto riguardo alle proprietà morali, le Vile si dividono in due classi, che rappresentano due principi dominanti nella mitologia presso tutti gli slavi, ossia il principio buono e il cattivo. Così le Vile dell' aria sono sempre buone, le acquatiche cattive, le terrestri or buone, or cattive.

Le quali proprietà trasse il popoio dal loro soggiorno. Dal cielo si spera sempre il bene; dal fondo, cioè da quello che viene sotterra, sempre il male, e da quello ch' è sulla terra, ora il bene ed ora il male.

(Vile dell' aria ). Esse abitano nelle stelle e nelle nubi, ove hanno la loro reggia d' oro, di scarlatto, e di perle, come le accenna un canto popolare dell, Erzegovina. “La Vila, dice il canto, fabbricava una città, ma non nel cielo, nè sulla terra, ma sopra un lembo d' una nuvola; v' ha tre porte sulla città, una di scarlatto, di perle l'altra, e la terza d'oro puro”.

Queste Vile soggiornano sempre nell' aria, vi raccolgono le nubi e 1' elettricità, con cui si trastullano, e da lì guardano il mondo.

Di quando in quando esse discendono sulla terra, per profetizzare agli uomini, e per difenderli dal male che li minaccia.

Custodiscono alle volte gli uomini dalle Vile cattive, e insegnano loro le scienze, e le arti belle.

(Vile terrestri). Esse somigliano a quelle dell' aria; solo in alcuni luoghi si dice eh' esse abbiano i piedi di capra e le unghie cavalline, e che si nascondano perciò con la lunga lor veste bianca.

L' origine loro si racconta nell' Erzegovina in varie maniere. Asseverano alcuni che le Vile terrestri erano fanciulle superbe, che ovunque si facevano vedere leggiadre, e perciò Iddio le avrebbe maledette, e mutati i loro piedi in unghie cavalline. Ed esse per vergogna si sarebbero rifugiate nelle fitte boscaglie, ove si nasconderebbero tuttora vergognandosi di mostrarsi fra le altre fanciulle. Ma Iddio lasciò ad esse la giovinezza, ed ora vivrebbero nelle boscaglie generando le loro rappresentanti. Altri poi dicono nascere le Vile da certa erba, che fiorisce ne' prati, ed ha la radice somigliante all' aglio rossiccio.

Le Vile terrestri si dividono in due classi, in montanine, e in campestri. Le montanine, generate dalla montagna, vanno cacciando pe' monti, e perciò sono munite di freccia. Si occupano di suono, di canto, di danze del Kolo, e di medicina.

Quando sono di buona voglia si mettono a discorrere con uomini e con fiere; combattono talvolta fra loro, e dall' urto e fragore ne rintrona il monte, e trema la terra.

Quando le Vile montanine sono di cattiva voglia, anelano la sventura degli uomini.

Oltre alle Vile cantatrici ve n' ha delle suonatrici, che di spesso pe' boschi suonano le pive. Veggonsi alle volte sole sotto qualche vecchio rovere, e talvolta a due, e a tre, e ridono degli uomini, che le stanno ascoltando e facendone gran meraviglia.

In una canzone popolare su Kraljević Marco si racconta dell' ajuto prestatogli dalla Vila, quand' egli s' era mosso contro il bano di Svilaj.

Si racconta eziandio che la Vila abbia regalato Kraljević Marco d'una bella spada, e di speciale forza.

Lo stesso Marco fu regalato da sette Vile d' ogni dono, di cui egli avea bisogno per l'armata dello Zar, e lo hanno regalato anche dei cavallo pezzato (šarac).

Le Vile montanine abitano negli alti monti, e tengono le loro corti nelle spelonche, nelle roccie, e fosse.

I più conosciuti monti delle Vile, di cui il popolo canta, sono nella Dalmazia, que' di Dobrota, e di Lovčen. Raccontasi che sotto Pestingrad, più su di Dobrota, vi abbia uno speco alquanto rossastro, in cui abitano le buone Vile, che impartiscono agli uomini la benedizione e la fortuna. Sopra questo speco vi sarebbe una pianta d' arancia, che si può vedere dal mare, e che vi sarebbe stata posta dalla Vila.

Da questo speco sgorga una fonte chiara, ove i pastori vanno ad abbeverare le loro greggie di quell'acqua sanissima. Ma nessuno può farvi capolino, senza esservi chiaamato dalle Vile.

( Vile acquatiche ) ( vodene ). Esse sono pur divise in due, cioè in quelle che sono metà pesci, e metà fanciulle; vivono sempre nel mare, e queste chiamansi fanciulle marine ; in quelle che vivono ne' fiumi, ne' laghi, e ne' pozzi; esse sono leggiadre, bianche, e chiamansi Vile acquatiche .

Le Vile acquatiche sono quasi sempre malefiche, adescano i giovani all'acqua, non per regalarli, ma per attrarli seco nelle voragini, d'onde non esce mai alcuno.

Quand'esse non hanno altra occasione di far qualche male, pensano di spargere zizzania fra gli uomini, poi si rallegrano nel vederli battersi fra loro.

Caratteri generali della Vila.

La Vila è ordinariamente vergine splednida di perpetua giovinezza, è bianco vestita, ha guance rosee, le unghie tinte di rosso sanguigno, i piedi dal ginocchio in giù cavallini.

Divinità de' boschi, seria e pensosa come la Hulda della Norvegia; melancolica immagine del ritiro, come quell'uccello errante e solitario, a cui i Peruviani diedero il nome poetico di alma perdida , la Vila apparisce eziandio tal fiata nell'azione della vita umana.

I suoi sguardi si arrestano con compiacenza sopra un bel cavaliere, il suo cuore s'apre per l'ammirazione del coraggio al dolce raggio dell'amore.

Veglia sui suoi protetti, simpatizza coi cavalli e coi bovi; anzi stregghia i destrieri, e ne intreccia in varie forme la criniera, e la coda, e li tiene mondi.

Fata i be' giovanetti, qulache leggiadra donzella, e i più animosi destrieri.

Come un'incantatrice del medio evo cerca essa di attrarre colui che ama nelle sue dimore misteriose.

A guisa d'una Valkiria dell' Edda Scandinava, essa lo segue nelle battaglie, lo protegge del suo scudo.

È il buon genio del guerrierio audace, un genio nazionale sempre propizio a quelli, che hanno con valore combattuto sotto lo stendardo di Cristo, sempre ostile ai musulmani.

Essa stringe fratellanza di elezione cogli eroi, che la chiamano posestrima , sorella di elezione, la invocano nei perigli, come un nume tutelare.

La Vila jugoslava soggiorna ne' tre elementi, nell'aria, sulla terra, e nell'acqua, e perciò essa ha tre nomi popolari, la Vila delle nubi ( oblakinja ); la Vila de' monti ( planinkinja , oreade) e la Vila acquatica ( vodena ).

È medichessa, conosce tutte le virtù dell'erbe, predice l'avvenire; è vendicativa, ostinata, e capricciosa, e si mesce, non chiamata, negli affari umani.

Quest'essere superiore trovasi sovente in lotta coi guerrieri; vediamo per esempio Kraljević Marco pugnar con la Vila cattiva tre interi giorni, finchè essa ne fu ingannata e strozzata; ora in contrasto con vaghe fanciulle, invidiosa della loro bellezza e virtù, ed ora essa è in colloquio col cervo, a cui confida i propri dolori, e lo richiede di consiglio.

Per meglio glorificare la Vila, le tradizioni popolari fanno rimontare la sua origine fino al principio del mondo. Visitò, direbbe la tradizione, il Signore Iddio una volta sulla terra Adamo, e misesi a favellare con essolui. Fra le altre, gli avrebbe domandato Dio quanti figli egli avesse. A tale domanda Adamo si sarebbe vergognato per lo motivo, che avea di molti figli, ed avrebbe manifestato soltanto una metà della prole femminina, nascondendo l'altra, come se stato fosse possibile di nascondere qualche cosa all'occhio celeste, che vede ogni cosa.

Dio, per punirlo della menzogna, trasformò la metà nascosta delle femmine, e ne fece delle Vile. Da quel momento, esse errarono nello spazio, e, come vissero onestamente, non furono condannate a perir dal diluvio.

Prevenute, come il saggio Noè, del cataclisma universale, vi rimasero fino a che la colomba fu apportatrice del ramo d'ulivo. Di regione in regione elleno sarebbero volate nei domini della nazione jugoslava, ove in particolar modo si compiacerebbero di stare.

Esse hanno naturalmente la facoltà di parlare tutte le lingue, ma è la lingua slava che preferiscono.

Come gli slavi, esse si fecero cristiane, e sovente entrano visibili nelle chiese.

Le stesse tradizioni, che danno loro un'origine sì lontana, dicono ch'esse non ponno morire d' una morte naturale; ma vengono sbranate dai leoni, dagli orsi, dai lupi e dai cani, che sono i più acerrimi loro nemici, e per mano delle loro consorelle.

La vecchiaia non avvizzisce le rose del loro volto, e le malattie dell' età non alterano punto le loro forme graziose.

Nulla di volgare debbe macchiare la loro storia ideale.

Dalla pittura dell' Eden comincia la loro esistenza, con tenero sogno essa continua, con una scena drammatica essa termina, e, per togliere da loro sino alla fine ogni idea profana, il popolo aggiunge che, dopo di aver cessato di vivere, le loro spoglie scompariscono senza che si abbia mai potuto rinvenirne le traccie.

Questi sarebbero i principali caratteri della Vila, ed essi variano a seconda che la Vila è dell, aria, o della terra, oppure dell' acqua. La Vila terrestre è più conosciuta ed accetta ai jugoslavi.

Le numerose tradizioni, che si riattaccano a quest' immagine popolare, danno alla Vila eziandio parecchi altri caratteri.

Ora le tradizioni la rappresentano come una delle Driadi graziosameate vestita, di snella taglia, eternamente giovane, bella eternamente, assisa sotto il verde fogliame delle colline, con un leggiero vestito alle spalle, ed una stella in fronte, la stella del pensiero; ora come una delle silfidi del Nord, vivente d'una vita aerea, ora come un musico in. spirato dal melodioso mormorio de' boschi, così come lo Stromkarl dei Volkvisor della Svezia, ed ai sospiri delle acque, ma gelosa del suo talento, come una cantatrice del teatro, che punisce severamente quelli che hanno audacia con essa.

Oltrechè dai jugoslavi, le Vile sono eziandio conosciute dagli altri popoli slavi. Gli slovacchi per esempio le chiamano non solo Wile , ma Biele Panje, bianche signore.

Ho scritto questi brevi cenni sulle Vile, le quali tengono quà e là un posto importante nei canti da me tradotti.

Canti del popolo Slavo tradotti in versi italiani con illustrazioni sulla letteratura e sui costumi slavi per Giacomo Chiudina , Volume Primo, Firenze, Coi Tipi di M. Cellini e C. alla Galileiana , 1878, pp. 59-66.

На Растку објављено: 2008-06-02
Датум последње измене: 2008-06-02 22:47:16
 

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